Per essere donatore non servono doti particolari né fisiche né
di coraggio dal momento che la donazione è un gesto indolore e del
tutto innocuo, che non produce alcun effetto negativo sull'organismo.
Il requisito principale per essere donatore è la consapevolezza
della necessità e del valore del gesto che ci apprestiamo a compiere
e dal quale potrebbe dipendere il futuro di un altro essere umano. I requisiti
di legge che servono a tutelare la salute del ricevente e quella del donatore
sono essenzialmente i seguenti:
Il donatore deve essere persona sana, in buone condizioni generali
di salute, di peso non inferiore a 50 Kg e di età compresa tra i
18 e i 65 anni (60 anni in caso di prima donazione). A giudizio discrezionale
del medico, il donatore abituale può essere accettato anche dopo
i 65 anni: in questo caso, oltre ai normali requisiti previsti per l'accettazione,
deve essere controllata in particolare la situazione cardiovascolare.
Sono escluse dalla donazione le persone che siano, o siano state, affette
da particolari disturbi, che pregiudichino la salute del donatore e del
ricevente.
L'emoglobina non deve essere inferiore nelle donne a 12,5 DL e negli
uomini a 13,5 DL; l'ematocrito non deve essere inferiore, rispettivamente
a 38% e 41%. In casi particolari, per esempio in regioni con elevata incidenza
di alfa o beta talassemia, sono possibili deroghe a questi limiti; i portatori
sani possono essere accettati, a giudizio e sotto la responsabilità
del medico del servizio trasfusionale, con valori lievemente inferiori
di emoglobina, ma la frequenza di donazioni/anno deve essere ridotta.
Il polso non deve presentare alterazioni di ritmo e deve avere una
frequenza media tra 50 e 100 pulsazioni al minuto; un candidato donatore
con alta tolleranza all'attività sportiva, può essere accettato
anche con frequenza inferiore.
La pressione sistolica (la massima) deve essere compresa fra 110 e
180 mm.Hg e quella diastolica (la minima) fra 50 e 100.
Alterazioni della pressione e/o del polso suggeriscono ulteriori accertamenti
sulle condizioni cardiocircolatorie. Deroghe dai detti valori di polso
e pressione sono consentite a giudizio e sotto la responsabilità
del medico del servizio trasfusionale.
La gravidanza in atto costituisce elemento di inidoneità temporanea.
Dopo il parto o dopo interruzione della gravidanza è sospesa per
un anno la donazione.
La frequenza annua non deve essere superiore a quattro donazioni di
sangue intero nell'uomo a due nella donna in età fertile; l'intervallo
fra due donazioni di sangue intero non deve essere inferiore a novanta
giorni. Per le donazioni di plasma sono sufficienti quindici giorni tra
una donazione e l'altra.
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